I benefici del caffè

31 Mag

Il caffè è forse una delle bevande più diffuse al mondo e le motivazioni sono davvero tante.  Forse non molti lo sanno ma il caffè, come lo conosciamo noi, viene dalla città di Mokha nello Yemen e forse è proprio per questo che una delle macchine del caffè più diffuse si chiama per l’appunto Moka… Per noi Italiani il caffè è un vero e proprio must, non serve solo a tenerci svegli ma anche ad unirci in una pausa dal sapore piacevole. Ma quali sono i benefici di questa bevanda?
Innanzitutto, come qualsiasi alimento e bevanda, l’uso eccessivo potrebbe farci male in quanto la caffeina agisce sul sistema nervoso e potremmo diventare facilmente irritabili, condizione non molto piacevole sia per noi che per chi ci sta attorno.
Se preso a piccole dosi però il caffè può portare grandi benefici per la salute, infatti tre o quattro caffè al giorno riducono la possibilità di tumore al cavo orale e già questo di per se è un beneficio da non sottovalutare.
Ma< il caffè fa anche bene al fegato e al cervello, infatti la caffeina stimola e riattiva i centri della memoria e dell’attenzione e ancora il caffè ridurrebbe il rischio di ammalarsi di artrite, migliora le capacità cognitive, aiuta chi soffre di costipazione, chi si sente stanco, chi ha la pressione bassa, chi fa fatica a digerire…
Da anni ormai con le nuove macchine del caffè casalinghe disponibili anche in comodato gratuito il caffè è diventato accessibile davvero a tutti e le miscele sono davvero tantissime. Le capsule per le macchine hanno un prezzo ridotto e il sapore del caffè in capsule non è affatto dissimile da quello dell’espresso del bar.
Non rinunciate dunque a questa favolosa bevanda che, oltre a tenervi svegli, offre anche tanti altri benefici per il nostro corpo!

Sono arrivate le nuove Pen Drive Data Traveler

29 Mag


 Vi presentiamo le nuove Pen Drive Data Traveler Kingston Technology Le Pen Drive dal design compatto e innovativo per archiviare i tuoi dati come non avevi mai fatto prima. Le Data Traveler sono disponibili in varie capacità di archiviazione, a partire dai 4 GB fino ad arrivare al formato da 32GB ideale per chi ha grandi quantità di dati da immagazzinare. Hanno velocità di scrittura e lettura ad alte prestazioni e forniscono una crittografia sicura. Progettati per offrire la massima protezione dei dati più riservati, questi drive contribuiscono a garantire la conformità con le direttive specifiche di numerose agenzie, come TAA e FIPS, e pertanto rappresentano le soluzioni ideali per l’impiego aziendale o governativo.

Le vendite del Samsung Galaxy SIV raggiungono i 10 milioni e Samsung fa un regalo ai suoi clienti

23 Mag

Il nuovo Samsung Galaxy SIV è in vendita ormai da solo un mese, ma ha già raggiunto le 10 Milioni di vendite, si calcola infatti che ogni 3 secondi ci siano 12 vendite dello smartphone in tutto il Mondo! Numeri davvero sensazionali per il nuovo smartphone con il quale la Samsung ha lanciato la sfida all’iPhone 5 Made in casa Apple. Per festeggiare le numerose vendite l’azienda produttrice ha deciso di regalare 4 nuove combinazioni di colori che andranno ad affiancare le colorazioni nera e bianca, attualmente disponibili sul mercato.
Le nuove combinazioni sono: Blue Artic, Red Aurora, Purple Mirage e Brown Autumn e molto probabilmente verranno immesse sul mercato durante questa estate.

 

Durex incorona Bologna come Loveville 2013!

4 Apr

La città delle due torri, dei tortellini e della mortadella può vantare anche un altro riconoscimento ora…quello della capitale dell’amore e del sesso sicuro!
Dopo due mesi di intensa lotta, tra 15 capoluoghi di provincia Italiani, a spuntare la battaglia del numero maggiore di acquisti di prodotti Durex è stata proprio la città Felsinea con ben 546mila euro spesi, il 30% di questi in sexy toys.  Seguono a ruota Firenze, Verona e Genova. Bologna si conferma quindi la capitale dell’amore e soprattutto i suoi cittadini i pionieri del sesso sicuro!
Durex ha deciso di premiare gli amanti più attivi d’Italia con un evento speciale venerdì 19 aprile al Matis con ospiti Rocco Siffredi e i deejay La Pina e Diego.

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Inaugurazione nuovo store Albastore.it

30 Mar
Alba store è lieta di annunciarvi che da oggi è ufficialmente online il nuovo store, raggiungibile all’indirizzo http://www.albastore.it
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Natale Vegano!

20 Dic

Per una Natale nel completo rispetto degli animali vi proponiamo una cena con i fiocchi, ricca di ricette tutte da provare e gustare.

ANTIPASTO: Bruschette di Melanzane

Ingredienti per 4 persone: 2 melanzane medie, 3 spicchi di aglio fresco, un peperoncino fresco piccante, un cucchiaino di origano secco, 8 fette di pane, olio extravergine di oliva, sale.

Tagliate a metà le melanzane e cuocetele sulla griglia ben riscaldata per 8-10 minuti, finché la pelle sarà ben abbrustolita e la polpa morbida. Sbucciate due spicchi di aglio e passateli al mixer con la polpa di melanzana fino a ottenere un composto omogeneo. Pulite il peperoncino, eliminate i semi, tritate la polpa e incorporatela alla purea di melanzane con l’origano e due cucchiai di olio.
Salate e, se necessario, aggiungete ancora un filo di olio. Mondate l’aglio rimasto e tagliatelo a metà. Fate tostare il pane nel forno scaldato, strofinatelo con l’aglio e servitelo caldo con la crema di melanzane.

PRIMO: Lasagne al sugo di funghi

Ingredienti per 6 persone: 500 gr lasagne secche, 300 gr funghi porcini, aglio, prezzemolo, olio, sale, pepe, salsa di pomodoro, rosmarino, lievito alimentare.

Rosolare l’olio, aggiungere il prezzemolo, l’aglio ed il rosmarino tutti assieme tritati. Aggiungere i funghi a fettine, la salsa di pomodoro, eventualmente una tazza di brodo; lasciare cuocere per 15-20 minuti. Lessare la pasta e condirla con questo sugo e abbondante lievito alimentare.

SECONDO: Seitan in Salsa D’Arance

Ingredienti per 4 persone: 500 gr. di seitan, succo di 2 arance, scorza di 1/2 arancia, 1 pezzetto di porro, 40 gr. di farina di kamut, 2 dl. di brodo vegetale, 2 foglie di salvia, 1 cucchiaio di miso, 1 cucchiaio di curry, 1 cucchiaio di salsa tamari, olio extravergine d’oliva, sale.

Tagliare il seitan a fettine. Pulire e tritare il porro con le foglie di salvia e la scorza d’arancia, fare appassire con un poco di olio extravergine d’oliva. Aggiungere la farina di kamut e, stemperatoci il miso, il brodo vegetale mescolato al succo delle arance. Continuare a cuocere su fuoco basso, fino a ottenere una salsa vellutata, insaporire con il curry e la salsa tamari. Nel frattempo, fare saltare il seitan in un poco di olio e tamari. Versare la salsa d’arance sul piatto di servizio e disporvi sopra le fettine di seitan calde.

DESSERT: Alberelli di Natale

Ingredienti per 12 alberelli: 1 confezione da 375 g di muesli croccante e vegan, 200 g di cioccolato fondente vegan, 200 ml di latte di soia alla vaniglia, 1 bustina di zucchero a velo.

Spezzate il cioccolato e scioglietelo assieme al latte di soia a fuoco basso in un pentolino, facendo molta attenzione a non far attaccare sul fondo. Unite il muesli e mescolate accuratamente, fino ad ottenere un composto piuttosto denso. Spegnete la fiamma e lasciate intiepidire un pochino: non fate raffreddare altrimenti si solidifica! Con il composto ottenuto formate dodici piccoli coni irregolari a forma di alberello disponendoli mano a mano su una teglia ricoperta da carta forno. Per perfezionare appuntiteli leggermente. Lasciateli raffreddare completamente. Quando gli alberelli sono diventati belli solidi disponete delicatamente ciascun alberello su un piattino per dolci e, appena prima di servirli, cospargeteli con lo zucchero a velo servendovi di un colino, così da dare l’impressione di una nevicata.

Ed ecco qui…Semplici, veloci e pratiche ricette tutte da gustare!!!BUON APPETTITO!

Capodanno con i Botti…

17 Dic

Questo periodo di festa e gioia ci rasserena come non ammetterlo. Però oggi volevo parlarvi di un grave problema che tocca da vicino tutti gli amici degli animali. Chi tra voi ha un cane, un gatto, un coniglietto ecc ha potuto notare che mentre noi viviamo allegramente questo periodo tra amici, cibo, feste i nostri fedelissimi amici a quattro zampe soffrono. Sapete perchè? Ma ovviamente a causa dei botti, petardi, fuochi d’artificio e rumori di ogni altro genere. E ciò non comporta solo un trauma per il nostro amico, ma a volte tutto questo “divertimento”, insensato se me lo concedete, sfiora la tragedia o nel peggiore dei casi finisce proprio in TRAGEDIA. Il bilancio di morte di animali domestici e non, cresce esponenzialmente ogni anno. Gli animali e in particolare i cani, hanno un udito più sviluppato del nostro, circa sei sette volte più acuto di quello umano, riescono a sentire a distanze consistenti e quindi per loro quel rumore unito al concetto di ignoto(poichè non associano quel rumore a qualcosa di familiare ma lo associano a uno stato di pericolo) porta l’animale a subire un forte stress che a distanza di tempo sfocerà in vera fobia come risulta dagli ultimi studi. Nel peggiore dei casi poi l’animale non riesce a subire questo stress tanto da morire di vera e propria paura. E allora perchè, se vogliamo bene a quei teneri compagni di vita che ci rallegrano, ci amano incondizionatamente, ci coccolano ecc dobbiamo costringerli a temere una festività così bella per noi invece di fargli vivere CON NOI questa gioia? Per favore, quindi, quest’anno quando siete lì riuniti per fare il conto alla rovescia, invece di sparare(che tra l’altro è pericoloso anche per noi) petardi, prendete il vostro cucciolo e augurategli un buon anno. GRAZIE!

Ricette di Natale italiane: Sud e Isole

16 Dic

Concludiamo questa panoramica con le ricette ricche meridionali e delle nostre isole.

In Basilicata, il cenone di Natale prevede tredici portate, tutte a base di pesce. A pranzo si usa mangiare una pasta fatta in casa a forma di cilindri, gli strascinari, conditi con ragù di carne mista 

Gli ingredienti sono: 400 gr di farina di grano duro, 150 gr di carne mista(maiale, vitello, salsiccia), cipolla, pomodorini, pecorino, olio d’oliva, sale.

Impastate la farina con acqua tiepida, sale e ricavatene dei cilindri lunghi 5 cm. Appoggiate su ogni pezzetto di pasta 4 dita e strascinate verso di voi. Lasciateli asciugare su una tovaglia e nel frattempo fate rosolare la carne nell’olio, quindi unite i pomodori. Cuocete la pasta, scolatela e conditela con il sugo ed il pecorino grattugiato.

Rinomata in Molise è la zuppa di cardi Ingredienti:  1500 gr di cardi, 2 uova, 3 cucchiai d’olio d’oliva, 2 spicchi di aglio, 20 gr di burro, 1/2 limone, 4 fette di pane casereccio, sale e pepe.

Pulite i cardi eliminando le foglie esterne, dure e filamentose, quindi riducete i gambi teneri a tocchetti lunghi 8-10 cm. Staccate la peluria presente sulla superficie dei gambi, raschiandoli con la lama affilata di un coltello. Man mano che pulite i pezzi di cardo, metteteli a bagno in una terrina colma d’acqua acidulata con il succo di un limone, per evitare che anneriscano. Pulite rapidamente anche il cuore del cardo, togliendo la parte legnosa che lo ricopre, tagliatelo a pezzetti e mettete anch’essi nella terrina. In una grossa pentola portate ad ebollizione abbondante acqua salata e acidulata col succo di mezzo limone, quindi tuffatevi i cardi. Lasciate riprendere il bollore, coprite il recipiente con un coperchio e fate cuocere per 30 minuti a calore moderato, dopodichè scolate i cardi e sgocciolateli bene. Fate soffriggere l’aglio in un tegame con l’olio e il burro caldi, per 3-4 minuti a fuoco vivo, poi eliminatelo e mettete nel recipiente i cardi. Lasciateli insaporire per alcuni minuti, mescolando con un cucchiaio di legno, quindi bagnateli con tre bicchieri d’acqua calda e salateli. Portate ad ebollizione, unite le due uova sbattute a parte con sale e pepe, mescolate e lasciate rapprendere a fuoco dolce. Nel frattempo, tagliate a dadini il pane e fatelo abbrustolire nel forno. Distribuite i crostini ottenuti sul fondo di una zuppiera, versatevi sopra la zuppa fumante e servite.
In Puglia famosissime sono le Cartellate guarnite con miele, cioccolato oppure mosto
Per prepararle occorrono: 1 kg farina, 40 g lievito di birra sciolto in acqua, 200 ml olio d’oliva, 2 bicchieri vino bianco, sale q.b., olio d’oliva per friggere, vincotto oppure miele, cannella in polvere q.b., zucchero a velo q.b. (dosi per 6/8 persone).
Impastate la farina con il lievito, l’olio d’oliva ed il vino bianco, fino ad ottenere un impasto elastico simile a quello della pizza (eventualmente aggiungete un poco d’acqua tiepida o altro vino). Lasciate lievitare per un paio d’ore al coperto, poi reimpastate e dividete in pagnottine che poi stenderete in dischi sottili. Con un tagliapasta a rotella smerlata, ricavate delle striscioline di 4 cm circa di larghezza e 20-30 cm di lunghezza. Piegate le strisce in due per tutta la lunghezza facendo combaciare i due lati più lunghi. Schiacciare la pasta con il polpastrello a distanza di 3 o 4 centimetri e arrotolare a spirale ogni striscia, in modo da ottenere delle specie di rosa. In una capiente padella, friggete le cartellate in olio bollente, fino a doratura. Scolatele e mettetele a sgocciolare sulla carta assorbente. In un tegame fate bollire il vincotto o il miele, trasferitevi un po’ per volta le cartellate, giratele delicatamentefacendo in modo che si impregnino bene. Quando tornano a galla, scolatele e disponetele su un largo piatto da portata, a strati. Spolverizzate ciascun strato con cannella e zucchero a velo. Servitele calde o fredde.
Una ricetta tipicamente napoletana è il Capitone
Gli ingredienti sono: 1 (piuttosto grosso) capitone, 10 foglie di lauro, 2 misurini olio, 1 tazzina aceto, 2 spicchi aglio, 2 rametti di prezzemolo, pepe, olio.
Fare due incisioni sotto la testa del capitone e tirare la pelle fino a toglierla del tutto. Metterlo a marinare per un’ora in una zuppiera con del pepe, metà dell’aceto e 6 foglie di lauro. Legare il capitone allo spiedo (anche quello del forno) insieme anche alle restati foglie di lauro, e cuocerlo alla griglia lentamente. Bagnare di frequente il pesce con la foglia di prezzemolo intinta in un battuto di olio con il restante aceto. Al termine della cottura servire il capitone spolverizzato con un trito di prezzemolo.
In Sicilia tra i secondi possiamo trovare l’Agglassato di lacerto
Ingredienti: 1 Kg di lacerto di vitello o girello, 4 cipolle, 1 kg di patate, 2 pomodori pelati, 1 rametto di rosmarino, 200 ml di vino bianco, 40 ml d’olio d’oliva, 1 dado per brodo, 200 ml di olio di semi, sale, pepe.


Legare la carne insieme al rosmarino con uno spago per alimenti. In un tegame mettere l’olio d’oliva e farvi rosolare la carne. Togliere la carne dal tegame e far dorare le cipolle tagliate a fettine a fuoco basso e a tegame coperto. Quando sono ben dorate, rimettere nel tegame la carne e il vino e far cuocere per 5 minuti circa. Far sciogliere il dado in acqua calda e versare il brodo sulla carne poi aggiungere il pomodoro a pezzetti, mettere il coperchio e cuocere per due ore. Tagliare le patate a dadini lavarle con acqua e sale scolarle, asciugarle e friggerle in olio di semi. Non appena sono ben cotte aggiungerle alla carne e lasciare sul fuoco mescolando per 3 minuti. Tagliare la carne fredda a fettine e ricoprirla con il sughetto di cottura.

In Calabria non possiamo non citare il Pesce Spada alla Ghiotta
Gli ingredienti sono: 1 kg di pesce spada a fette, 50 g di cipolla finemente tritata,100 g di olive verdi, 250 g di salsa di pomodoro, 100 g di olio d’oliva, 30 g di capperi, 1 ciuffo di prezzemolo, sale e pepe.
In una padella fate soffriggere la cipolla nell’olio d’oliva, aggiungete i capperi e le olive snocciolate e dopo qualche minuto la salsa di pomodoro e il prezzemolo. Disponete nella padella le fette del pesce spada e condite con sale e pepe, fate cuocere 15 minuti circa a fiamma bassa, bagnando col sugo di cottura.
In Sardegna popolarissimi sono I culurgiones de casu
Per prepararli ci occorrono: Semola di grano duro, 300g, Pecorino di sardo fresco grattugiato (o ricotta), 600g, Bietole, 500g, Uova, 2, Farina, 1 cucchiaio, Zafferano, 1 bustina, Noce moscata, Sugo di pomodoro al basilico pronto, 600g, Burro, 15g, Sale, Pepe.
Preparate la pasta impastando la semola con 160ml di acqua e una presa di sale; coprite e lasciate riposare per 30 minuti. Lavate e lessate le bietole per 5 minuti in acqua bollente salata, scolatele, strizzatele, tritatele e passatele in padella per 3-4 minuti con il burro. Amalgamate il pecorino con le uova, la farina, lo zafferano, una grattata di noce moscata, sale e pepe. Stendete la pasta, a sfoglie non troppo sottili, utilizzando una sfogliatrice; ricavate da queste tanti dischi del diametro di 7cm e su ciascuno sistemate una piccola noce di ripieno. Piegate a metà il disco e tenendolo nella mano sinistra, cominciate a chiuderlo: pizzicate la punta della pasta con il pollice e l’indice, spingetela leggermente verso il ripieno, poi con il pollice pizzicate un pezzetto del lembo sinistro del bordo di pasta e stringetelo assieme al pezzetto di pasta prima spinto verso l’interno. Fate la stessa cosa dal lato destro: e così via fino alla fine. Chiudendo le estremità del raviolo formate una sorta di punta (se preferite, potete fare dei normali ravioli). Cuocete i ravioli in abbondante acqua salata ad ebollizione, scolateli e conditeli subito con il sugo di pomodoro e, se vi piace, con un pò di pecorino grattugiato.
Ed ecco qua…Ora divertitevi a portare in tavola una cucina natalizia tutta italiana!!!! Buon Appetito!

Ricette di Natale italiane: Centro

15 Dic

Ed eccoci qui per continuare questo percorso culinario assieme e offrirvi spunti nuovi per poter imbastire una tavola tutta italiana!!

Cominciamo con il Lazio e con un dolce, ovvero il Pangiallo romano

Ecco cosa ci occorre per preparare questo ottimo dessert: 200 grammi di farina, 20 grammi di lievito di birra, 350 grammi di scorza di cedro o di arancia a pezzettini, 200 grammi di pinoli sbucciati, 200 grammi di mandorle sbucciati, 10 grammi di spezie miste (cannella, noce moscata, chiodi di garofano), 5 cucchiai di olio, 1 kg e mezzo di zibibbo, zucchero, acqua tiepida.

 

pangiallo

Preparate lo sciroppo di zucchero sciogliendolo in poca acqua tiepida; una volta pronto versare anche il lievito da sciogliere. Impastate farina e lievito con dell’acqua tiepida e dello sciroppo di zucchero non troppo denso fino ad ottenere una pasta più morbida rispetto a quella del pane. Aggiungete tutti gli altri ingredienti mescolando per bene e date alla pasta la forma di una pagnottina a cupola da far riposare per una notte in luogo tiepido. Per fare questa operazione ricordatevi di bagnarvi le mani. La mattina seguente preparate un composto non troppo liquido con farina, acqua, poco olio, spezie e zucchero; dopodichè spennellatelo sul pangiallo. Riscaldate il forno a 200° e mettete il pangiallo a cuocere a 180° (forno ventilato) per circa 40-45 minuti su una teglia oliata e infarinata o coperta di carta forno. Far raffreddare e servire. Questa è una ricetta ottima e vale tutte le 16 ore di preparazione. Consiglio: si mantiene benissimo per un paio di settimane coperto con della carta alluminio o con un panno. Una volta tagliato, le fettine possono essere tranquillamente lasciate su un vassoio scoperto tanto non si seccano. Inoltre ogni volta che si maneggia il pangiallo ancora crudo, è necessario avere le mani bagnate altrimenti l’impasto si attacca completamente alle mani.

Proseguiamo con l’Umbria dove troviamo i Cappelletti in brodo di Cappone

Ingredienti per circa 200 cappelletti:
Per la preparazione della pasta occorrono:300 gr di farina, 3 uova.
Per il ripieno invece occorrono:130 gr di pollo, 130 gr di maiale, 30 gr di prosciutto, 20 gr di mortadella, 25 gr di parmigiano grattugiato, noce moscata, burro, olio, sale, pepe.
Per il brodo di cappone:1 cappone, sedano, carota, cipolla.
cappelletti-in-brodo
In un tegame fate scaldare 2 cucchiai d’olio, unite la carne, fate sigillare, unite sale e pepe, proseguite la cottura finché la carne non sarà ben cotta, nel frattempo preparate la sfoglia. Quando la carne sarà cotta, versatela nel mixer, unite la mortadella, il prosciutto, la noce moscata, fate fondere una noce di burro nel tegame, dove avete cotto la carne e versate nel mixer, frullate e tenete da parte. Stendete la sfoglia sottile, se non siete esperte con il mattarello, potete usare la macchinetta. Tagliate la sfoglia con uno stampino rotondo, o anche un bicchierino rovesciato, sistemate al centro di ogni cerchietto una pallina d’impasto, chiudete a mezzaluna e unite le punte, otterrete così i tipici cappelletti. Io li ho sistemati su un vassoio e messi in congelatore. Per preparare in brodo mettete il cappone in acqua con carota sedano e cipolla e sale, lasciate cuocere per un’ora e trenta minuti circa, schiumando appena vedete il grasso affiorare.  Cuocete i cappelletti in abbondante brodo e servire ben caldi, potete aggiungere parmigiano grattugiato.
Arrivando in Toscana non potevamo non fornirvi la ricetta dei Cavallucci, dolci di origine senese
Ingredienti per 50 cavallucci: 950 kg di farina, 16 g di ammoniaca per dolci o lievito classico da dolci, 50 g di cedro candito, 50 g di arancia candita, 300 g di noci spezzettate grossolanamente, la scorza grattugiata di un’arancia, 45 gr di semi di anice, 1 cucchiaio di miele, 25 gr di spezie miste in polvere (cannella, noce moscata, chiodi di garofano, coriandolo), 650 gr di zucchero, 200 ml di acqua.
cavallucci
In una ciotola capiente unite la farina, il lievito, i canditi tagliati a cubetti, le noci, la scorza di arancia, le spezie e l’anice. Preparate il caramello sciogliendo a fuoco basso lo zucchero assieme all’acqua. Mescolate continuamente e cuocete per poco tempo. Il caramello non dovrà imbrunire ma rimanere chiaro. Lasciate intiepidire il caramello e poi unite mescolando alla farina e agli altri ingredienti precedentemente amalgamati. Aggiungete il miele e continuate a mescolare. Lavorate delicatamente qualche minuto senza compattare troppo su un piano infarinato facendo assorbire un po’ di farina. Lasciate riposare fin quando l’impasto non sarà raffreddato. A questo punto verificate la consistenza. E’ preferibile avere un impasto più sodo piuttosto che un impasto morbido, il rischio è che i cavallucci si abbassino durante la cottura. Preparate delle palline schiacciate della dimensione di un mandarino. Infarinate abbondantemente e infornate per 10/15 minuti a 150/160°. La cottura deve essere breve, i cavallucci non devono dorare ma rimanere chiari esternamente. In genere preparo l’impasto e provo a cuocere uno o due cavallucci. Se i dolcetti non lievitano ma si allargano sulla teglia,  dovrete aggiungo farina all’impasto. Sfornate e lasciate raffreddare.

Nelle Marche la tradizione culinaria natalizia prevede, tra i primi, maccheroni allo stoccafisso

Ingredienti per 4 persone:300 g di maccheroni, 200 g di stoccafisso già ammollato, 300 g di cime di rapa, qualche pomodoro a grappolo, 4 cucchiai d’olio extravergine, uno spicchio d’aglio, un ciuffo di prezzemolo, sale, pepe.

sugo-di-stoccafisso

Tagliate a pezzi lo stoccafisso e cuocetelo a vapore per 15 minuti. Lessate le cime di rapa, già pulite e lavate; per 5 minuti in acqua bollente salata, scola­tele bene. Alla fine della cottura dello stoccafisso, scaldate in un tegame l’olio con lo spicchio d’aglio tritato finemente e fatevi insaporire lo stoccafisso e le cime di rapa, mescolando per 5 minuti. Regolate di sale e pepate a piacere. Unite il prezzemolo tritato e i pomodorini lavati, asciugati e tagliati a spic­chietti e lasciate sul fuoco ancora per 5 minuti circa. Nel frattempo portate a ebollizione abbondante acqua salata e lessatevi al dente i maccheroni, scola­teli ben al dente e conditeli in un largo piatto da portata con il sugo dello stoc­cafisso, mescolando bene. Portate subito in tavola.

Il piatto natalizio dell’Abruzzo è il Timballo di scrippelle

Ecco cosa ci occorre per prepararlo: 30 gr. di farina per ogni uovo
olio o lardo, 200 gr. di carne di manzo intera o macinata, 200 gr. di carne di agnello, 200 gr. di carne di maiale, 3 bottiglie grandi di pomodoro, 1 bicchiere di olio extravergine di oliva, cipolle piccola, 1 gambo di sedano, 1 carotina gialla, sale, carciofi impanati e fritti a fettine (oppure spinaci, piselli o funghi porcini tagliati a spicchi, impanati e fritti), 3 scamorze, 3 uova sode tagliate a pezzetti, 1 uovo crudo,burro, 80 gr. di pecorino grattugiato,latte.
Timballo-Foto-AnselmiAmalgamate uova e farina, diluendole con un bicchier d’acqua per ogni uovo; ungere la padella con un poco di lardo (oppure con olio) e lasciarla scolare per qualche istante; versarvi con un mestolo l’impasto e cuocere a fuoco basso una per volta le scrippelle. Per il sugo: in un recipiente preparare il sugo con il pomodoro, gli odori e la cipolla intera (da togliere alla fine della cottura), il trito di carne e l’olio, salando opportunamente. Per il timballo: disporre sulla teglia (unta o non unta, come si preferisce), così che debordino, le scrippelle; formare uno strato col sugo, uno con i carciofi (o i piselli o gli spinaci o i funghi), uno con le scamorze tagliate a dadini, uno con i pezzetti di uovo sodo e con una spruzzata di formaggio a volontà ; spennellare con un composto di uovo sbattuto, formaggio, sale e latte; continuare la serie degli strati, sino ad esaurimento degli ingredienti, lasciando da parte due scrippelle; ripiegare i lembi debordanti dalla teglia e coprire il pasticcio con le due scrippelle rimaste e fiocchetti di burro; mettere al forno caldo a calore moderato (180°) e cuocere per circa 90 minuti.

Che ne dite gustosi no?? Ogni piatto va poi accompagnato con vini tipici della regione e in particolare vanno scelti e selezionati vini per primi piatti, per secondi piatti o per dolci.

Ricette di Natale italiane: Nord

14 Dic

In questo post illustriamo le ricette natalizie del nostro bel paese iniziando con il settentrione!!!!

In Val d’Aosta, il piatto tipico del Natale è la Carbonata Valdostana. Vediamo cosa ci occorre per prepararlo:

1 kg di polpa di manzo magra; 1 bottiglia di vino rosso robusto [pinot nero della val d’aosta oppure barbera o nebbiolo]; 30 g di burro; 80 g di lardo salato; 1 manciata di farina; 2 belle cipolle chiare; 1 mazzetto di erbe aromatiche assortite [salvia, rosmarino, timo, prezzemolo, sedano, dragoncello, alloro]; 2 spicchi d’aglio; 1 cucchiaino di bacche di ginepro; 4 chiodi di garofano; sale e pepe di mulinello. Questi ingredienti sono indicativi per una cena di sei persone.

Carbonata

Preparazione: 20 minuti + almeno 2 ore per la marinatura
Tagliate la carne a bastoncini di circa 1 cm x 4 e raccoglietela in una ciotola. Unitevi i chiodi di garofano, le bacche di ginepro, gli spicchi d’aglio e le erbe aromatiche legate a mazzetto e bagnate con il vino. Coprite la ciotola e lasciate marinare la carne in frigo per alcune ore [o per tutta la notte]. Trascorso questo tempo, sgocciolate la carne e asciugatela tamponandola con un doppio strato di carta da cucina. Fate spumeggiare il burro in un tegame a fondo pesante e fate soffriggere dolcemente il lardo, tagliato a dadini minuscoli, e il mazzetto di aromi [ben asciugato]. Quando il lardo è ben fuso, infarinate leggermente i bastoncini di carne, versateli nel tegame, rialzate la fiamma e fateli rosolare. Quando hanno preso colore, tirateli su con la schiumarola e versate nel tegame la cipolla tagliata a dadini. Mescolate spesso e, quando la cipolla comincia a prendere colore, rimettete nel tegame la carne e insaporitela abbondantemente con sale e pepe. Mescolate e, dopo un altro minuto di fuoco vivace, bagnate la carne con circa un terzo del vino della marinata, filtrato. Quando riprende l’ebollizione, abbassate la fiamma e proseguite la cottura, senza coperchio, per circa un’ora e mezzo, continuando ad aggiungere, poco per volta, altro vino [in tutto dovrete utilizzarne circa mezzo litro]. Alla fine, la carne dovrà essere tenera e il sugo piuttosto abbondante, scuro e giustamente ristretto. Il piatto si accompagna tradizionalmente con una polenta ben condita, preparata cioè con metà acqua e metà latte e completata, a fine cottura, con una grossa noce di burro.

In Trentino Alto Adige, tra i primi del pranzo di Natale, non possono mancare i Canederli.

Per questo piatto ci occorrono: 200 g di pane raffermo, 100 g di Speck dell?Alto Adige, 50 g di salsiccia o salame magro, 50 g di prosciutto crudo magro, 1/2 bicchiere di latte, 1/2 cipolla, 1 ciuffetto di prezzemolo, 1 uovo, noce moscata, farina, 80 g di burro, Trentingrana grattugiato, olio extravergine di oliva, sale, pepe.

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Mettete ad ammollare in una ciotola la mollica di pane nel latte, dopo averla sbriciolata, per circa 2 ore. Tagliate a dadini lo speck, sminuzzate la salsiccia privata della pelle e riducete a pezzettini il prosciutto. Sbucciate la cipolla e tritatela finemente; mondate, lavate e tritate il prezzemolo. Scaldate 1 cucchiaio di olio in una padella, unite lo speck e il prosciutto e fateli rosolare fino a quando saranno trasparenti, quindi aggiungete la cipolla e fatela appassire. Versate il ricavato nella ciotola con il pane, dopo avere eliminato quanto più latte possibile; unite anche la salsiccia sbriciolata, l’uovo e mescolate bene. Regolate di sale e pepe e profumate con noce moscata grattugiata e metà del prezzemolo, quindi incorporate la farina sufficiente per ottenere un impasto morbido ma compatto. Con le mani bagnate formate delle palline rotonde di circa 7-8 cm di diametro. Portate a ebollizione abbondante acqua, salatela e cuocete i canederli per circa 15 minuti a fuoco dolce; nel frattempo fate fondere il burro in un tegamino. Scolate i canederli con il mestolo forato, conditeli con il burro fuso e serviteli subito, accompagnando con formaggio grattugiato e con il restante prezzemolo tritato. Se vi piace, potete cuocere i canederli, per lo stesso tempo, in abbondante brodo di carne e servirli con lo stesso liquido di cottura, cosparsi di formaggio e prezzemolo tritato.

In Piemonte vi sono gli Agnolotti ripieni di carne e verdure

Per questo piatto occorrono: 450 g di pasta, 150 g di carne arrostita (di vitello, maiale o pollo), 150 g di brasato di manzo, 100 g di salsiccia, 150 g di spinaci o verza, 1 uovo, 30 g di grana grattugiato, noce moscata, sale.

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Mondate la verdura, bollitela, lasciatela raffreddare e strizzatela accuratamente. Nel frattempo fate rosolare dolcemente la salsiccia fino a cottura. Macinate nel tritacarne le carni e la verdura, quindi ponete il tutto in una terrina e aggiungete l’uovo, il grana, il sale e la noce moscata, amalgamando con cura. Tirate la sfoglia sottile e, aiutandovi con una tasca o con un cucchiaino, distribuite su una metà la farcia a mucchietti più piccoli di una noce, a distanza regolare. Coprite infine con l’altra metà della sfoglia, saldate accuratamente i bordi premendo i due strati di pasta, infine tagliate i quadrati con il ripieno al centro, utilizzando l’apposita rotella.

In Lombardia un secondo piatto tipico e rinomato è il cappone ripieno alla Mostarda

Gli ingredienti sono: 1 cappone di 2 kg, 50 g di grana padano grattugiato, 2 uova, 250 g di polpa di vitello, 200 g di petto di pollo, aglio, prezzemolo, 150 g di mortadella, 100 g di mostarda di Cremona a dadini, 10 ciliegine intere, mollica di pane, poco latte, 1 carota, 1 cipolla, 2 costole di sedano, sale, pepe.

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Prendi una terrina e metti dentro la polpa di vitello, la mortadella e il petto di pollo tritati e mescola il tutto. Unisci la mostarda a dadini, le uova, un trito di aglio e prezzemolo, una manciata di mollica bagnata nel latte, il grana, sale e pepe. Amalgama il tutto fino a che ottieni un composto compatto. Adesso fiammeggia il cappone per eliminare le piumette residue. Dopo che le hai tolte, devi lavarlo e asciugarlo; aggiungi il sale e il pepe internamente, poi riempi la cavità con il composto che hai preparato precedentemente, spingendolo in fondo con una spatola. Adesso prendi un ago e refe da cucina e cuci le aperture; fai aderire le ali e le cosce al dorso e legale strette con spago da cucina. Quindi prepara una pentola. Prendi il cappone e immergilo in questa pentola con acqua salata in ebollizione a cui avrai aggiunto anche la cipolla, il sedano e la carota. Porta nuovamente a ebollizione e fai sobbollire per due ore. Adesso scola il cappone, elimina lo spago e asporta il ripieno. Dividi il cappone a pezzi, disponili su un piatto con il ripieno tagliato a fettine e completa con le ciliegine di mostarda.

In Friuli Venezia Giulia il dolce tipico è la Gubana

Per questo piatto occorrono: per la pasta, 220 g di farina, 60 g di burro,50 g di zucchero, 20 g di miele, 1 uovo + 30 g di tuorlo d’uovo, 40 g di latte, 10 g di lievito di birra, 2 g di sale. Per il ripieno: 140 g di gherigli di noce, 60 g di zucchero, 60 g di uvetta, 40 g di amaretti, 30 g di biscotti secchi, 30 g di pinoli, 20 g di burro, 1/2 limone, rum, grappa di prugne, vanillina, cannella (se piace), 20 g di cedro candito (facoltativo), sale, 1 albume per spennellare.

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Preparate la pasta: disponete a fontana 170 grammi di farina, al centro versate il lievito di birra diluito nel latte tiepido, un cucchiaino di zucchero, aggiungete l’uovo e il tuorlo, un pizzico di sale. Lavorate l’impasto fino a ottenere una pasta morbida, quindi lasciatela lievitare al tiepido per circa 1 ora. Appena pronta incorporatevi lentamente la restante farina, il burro ammorbidito a temperatura ambiente, il restante zucchero. Lavorate l’impasto energicamente e lasciatelo lievitare ancora per 30 minuti. Preparate il ripieno: mettete a bagno l’uvetta nel rum. In un polsonetto o in un pentolino con il doppio fondo fate caramellare 30 grammi di zucchero con un cucchiaio d’acqua e una goccia d’aceto, unite 50 grammi di noci, amalgamate rapidamente continuando a mescolare per qualche secondo, ritirate, versate il composto su un ripiano spennellato d’olio e lasciatelo raffreddare. Nel frattempo fate dorare i pinoli nel burro a fiamma bassissima, ritirate e fate raffreddare. Tritate gli amaretti e i biscotti secchi, poi tritate le noci caramellate e i restanti 90 grammi di noci (ideale sarebbe utilizzare il tritacarne). Raccogliete il tutto in una capiente ciotola, unite l’uvetta ben strizzata, i pinoli rosolati con tutto il loro burro, la buccia grattugiata del limone, il sale, la vanillina, la cannella, il resto dello zucchero e il cedro candito tritatissimo. Bagnate con il liquore necessario e mescolate a lungo in modo da amalgamare bene tutti gli ingredienti. L’impasto alla fine dovrà risultare sufficientemente umido quindi, se necessario, aggiungete ancora liquore. Fate riposare il ripieno in luogo fresco almeno per un intero giorno. Preparate la gubana: stendete la pasta a rettangolo nella misura di 20 x 30 cm. Sopra distribuite uniformemente il ripieno con l’aggiunta di abbondanti ciuffetti di burro morbido. Arrotolate il tutto come si fa con lo strudel, chiudete bene le due estremità e allungate il rotolo fino a raggiungere i 70-80 centimetri di lunghezza. Quindi prendete il lembo di destra, alzatelo e ripiegatelo all’interno, poi tutt’intorno avvolgete delicatamente la restante parte del rotolo tranne l’ultimo lembo che va unito al primo sotto il dolce. Adagiate la gubana in uno stampo imburrato (20 cm di diametro), lasciatela lievitare fino a quando avrà raddoppiato il volume, poi spennellate la superficie con l’albume sbattuto leggermente e cospargetela di zucchero semolato. Cuocete in forno caldo a 160° per circa 1 ora. Ritirate, lasciate raffreddare, tagliate a fettine e servite.

In Veneto famosa è la torta Sbrisolona

Gli ingredienti per questo gustoso dolce sono: 110gr di burro, 250gr farina 00, 150gr di farina di mais finemente macinata, la buccia grattugiata di un limone, 150 gr di mandorle pelate, 50gr di mandorle non pelate, 100gr di strutto o burro, 2 tuorli di uova, 1 bustina di vanillina, 200gr di zucchero.

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Tritate non troppo finemente le mandorle tenendone da parte una manciata intere e con la pelle per la guarnizione finale della torta sbrisolona. In una  terrina capiente mettete tutti gli ingredienti, le due farine, le mandorle pelate e non macinate, il burro, lo strutto, la vanillina, la scorza del limone e i due tuorli d’uovo, lo zucchero; lavorate velocemente tutti gli ingredienti per amalgamarli ma senza compattarli. Imburrate una tortiera di almeno 25 cm di diametro, meglio se di quelle in alluminio usa e getta a bordo basso, perchè sarà più facile togliere la torta al termine della cottura senza romperla. Distribuite l’impasto a pioggia sulla tortiera cercando di sbriciolarlo con le mani il più possibile: l’impasto non deve assolutamente essere compattato sul fondo. Quando avrete terminato di distribuire l’impasto nella tortiera, guarnite la torta con le mandorle che avrete precedentemente tenuto da parte. Cuocete nel forno a 180° per circa un’ora, poi lasciatela raffreddare e staccatela dalla tortiera facendo attenzione a non romperla: cospargete la torta sbrisolona con lo zucchero avanzato e servitela.

In Emilia Romagna oltre ai tortellini rinomato è sicuramente il Cotechino di Modena

Vediamo cosa ci occorre: 30 gr di burro, 1 cotechino, 1 cipolla, 300gr lenticchie, 4 cucchiai di olio d’oliva, 2 costole di sedano.

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La prima cosa da fare è mettere il cotechino a cuocere il una pentola piena d’acqua, seguite le istruzioni riportate sulla confezione se utilizzate un cotechino precotto. Per quanto riguarda le lenticchie, è sempre consigliabile lasciarle in ammollo per un paio di ore in una ciotola di acqua, cambiandola un paio di volte, in modo che risultino morbide. Tritate finemente in un mixer il sedano, la cipolla; ponete il trito ottenuto in una pentola antiaderente con l’olio e il burro e fate imbiondire qualche minuto. Regolate di sale e pepe a piacere
Aggiungete le lenticchie e fate cuocere a fiamma viva un paio di minuti; aggiungete il brodo un poco alla volta (4-5) e coprite con un coperchio; fate cuocere a fuoco medio fino a che le lenticchie saranno tenere ma non sfatte, circa 40 minuti; aggiungete altro brodo un poco per volta se dovessero asciugare troppo, dovranno risultare morbide ma senza liquido di cottura.Una volta che anche il cotechino sarà pronto, prelevatelo dalla confezione del sottovuoto e tagliatelo a fette spesse circa 1cm. Prelevate le lenticchie cotte e disponetele su un piatto da portata, adagiate sulle lenticchie le fette di cotechino e servite il vostro cotechino con le lenticchie ben caldo.

In Liguria non possiamo non citare gli Stecchi fritti

Occorrono: 4 dl besciamella, qb insalata verde, qb Olio Di Semi Di Arachidi, qb pane grattugiato, 300 g prosciutto cotto, qb Sale, 500 g fesa di tacchino, 2 n Uova, 500 g di fesa di tacchino lessata, 300 g di prosciutto cotto in un solo pezzo, olio di semi di arachide per friggere.

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Tagliate la carne e il prosciutto prima a fette dello spessore di circa un cm e poi a dadi di circa 3 cm di lato. Infilzate 3 pezzi di tacchino e 3 di prosciutto su 8 stecchi di legno, alternandoli. Rompete le uova in una fondina e sbattetele leggermente con un pizzico di sale. Versate la besciamella in un piatto, passatevi uno spiedino in modo da ricoprire la carne con uno strato spesso e sgocciolate la salsa in eccesso; passate poi lo spiedino nel pangrattato, nelle uova sbattute e ancora nel pangrattato. Impanate allo stesso modo anche tutti gli altri spiedini. Scaldate abbondante olio in una padella e friggetevi gli stecchi mezzo minuto circa per lato o finchè in superficie si sara formata una crosticina dorata e croccante. Scolateli man mano e passateli sulla carta assorbente per eliminare l’unto in eccesso. Servite gli stecchi caldissimi, accompagnandoli, se vi piace, con foglioline d’insalata.